15 Anni di Protesi Biologiche tra Presente e Futuro

28 Novembre 2017 - Sala Congressi Hotel Corte Valier, Lazise

Sono ormai passati 15 anni da quando sono state poste all'attenzione del chirurgo le prime protesi biologiche: di origine animale, introducevano la nuova concezione di "scaffold", impalcatura che doveva servire per guidare le cellule nella costruzione di un nuovo tessuto.

Da riparazione tessutale con materiale di sintesi a rigenerazione tessutale! Una rivoluzione, anche perché questa nuovo sviluppo tecnologico sembrava aprire orizzonti prima impensabili nell'ambito della correzione chirurgica parietale di campi infetti.
Le esperienze da allora sono state numerosissime e, alcune, molto qualificate: a tutt'oggi, tuttavia, persiste una grossa difficoltà ad avere un esteso e valido consenso su indicazioni ed utilizzo. Gli studi randomizzati sono ancora ancora pochi e sempre discutibili per la consistente eterogeneità dei pazienti, il concetto di uso in campo infetto è ancora sub-judice andando via via definendosi un uso più appropriato in campo potenzialmente infetto, la scelta fra biologico cross-linkato o meno è ancora molto dibattuta anche se sembra aver trovato dei validi criteri di applicazione, i costi spesso ne limitano l'utilizzo e permangono un grosso scoglio da superare.

A livello di Triveneto abbiamo promosso nel 2016, in congiunto con Società Triveneta di Chirurgia e Acoi Triveneto, una review "storica" dei casi per cercare di avere la giusta dimensione del fenomeno: abbiamo raccolto 260 casi (!) e questo ci ha dato l'opportunità di analizzarli in dettaglio evidenziando elementi di generale consenso ma anche molti punti contradditori. Da qui è nata la voglia di cercare di fare ulteriore chiarezza in questo ambito scegliendo la via della progettazione di uno studio prospettico. È una proposta che viene ribadita a tutte le chirurgie del Triveneto ed allargata anche ai colleghi della Lombardia.

Questo appuntamento oltre che per discutere di protesi biologiche a 15 anni dalla loro introduzione vuole dunque essere l'occasione per illustrare a tutti i colleghi chirurghi dell'area triveneto-lombarda le caratteristiche e la dinamica di questo studio prospettico, raccoglierne le adesioni e dare il via alla sua realizzazione.

Luigi Boccia, Nicola Baldan, Alberto Di Leo, Gabriele Munegato, Giovanni Sgroi












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