Endocrinochirurgia MIVAT vs OPEN

Jiang WJ, Yan PJ, Zhao CL, Si MB, Tian W, Zhang YJ,Tian HW, Feng SW, Han CW, Yang J, Yang KH, Guo TK. Comparison of total endoscopic thyroidectomy with conventional open thyroidectomy for treatment of papillary thyroid cancer: a systematic review and meta-analysis. Surg Endosc. 2020 May;34(5):1891-1903. doi: 10.1007/s00464-019-07283-y. Epub 2020Mar 6.
https://link.springer.com/article/10.1007/s00464-019-07283-y
 

Kyung Tae, Yong Bae Ji, Chang Myeon Song, Junsun Ryu. Robotic and Endoscopic Thyroid Surgery: Evolution and Advances Clin Exp Otorhinolaryngol. 2019 Feb; 12(1): 1–11.  doi: 10.21053/ceo.2018.00766
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6315214/pdf/ceo-2018-00766.pdf
 

Miccoli P, Fregoli L, Rossi L, Papini P, Ambrosini CE, Bakkar S, De Napoli L, Aghababyan A, Matteucci V, Materazzi G. Minimally invasive video-assisted thyroidectomy (MIVAT). Gland Surg. 2020 Jan;9(Suppl 1):S1-S5. doi: 10.21037/gs.2019.12.05.
http://dx.doi.org/10.21037/gs.2019.12.05
 

Cari colleghi,

la proposta di approfondimento bibliografico di oggi riguarda l’ambito endocrinochirurgico.

Ormai da anni l’endocrinochirurgia si è affermata come disciplina specialista nell’ambito della chirurgia generale e questo ha comportato la definizione di requisiti specifici sia in termini di volumi chirurgici che di acquisizione di approcci tecnici innovativi.

Ormai da molti anni l’applicazione dell’approccio mini-invasivo al trattamento delle patologie endocrine ha visto la definizione della surrenalectomia laparoscopica come gold standard di approccio e parimenti ha permesso un crescente interesse nell’approccio laparoscopico e robotico alla chirurgia pancreatica per patologia endocrina. Per quanto concerne la chirurgia endocrina del collo da oltre 20 anni viene utilizzata la tecnica mini-invasiva per la chirurgia tiroidea e paratiroidea sia nella forma di MIVAT/MIVAP sia nel più’ recente approccio per via robotica trans-ascellare sia nell’ancora più recente approccio per via transorale vestibolare anteriore (TOETVA). Per ovvi motivi legati ad una corretta definizione della curva di apprendimento e alle verifiche di efficacia/sicurezza, questi approcci sono stati inizialmente utilizzati nella patologia benigna e nella loboistmectomia.

 Negli anni con la maturazione di una adeguata esperienza l’approccio mini-invasivo è stato applicato di routine anche alla tiroidectomia totale ed alla linfoadenectomia del collo nella patologia maligna.
Vi propongo pertanto una recentissima metanalisi sistematica di comparazione dell’approccio cervicotomico con quello mini-invasivo nella tiroidectomia totale, con e senza linfadenectomia del comparto centrale, nel trattamento dei carcinomi differenziati della tiroide. L’analisi come potrete evincere dalla lettura dell’articolo proposto riscontra una equivalenza tra i due approcci anche nel trattamento dei carcinomi tiroidei, pur con minime differenze relative alla incidenza di alcune specifiche complicanze e dei tempi chirurgici. Ovviamente l’approccio mini-invasivo mantiene un elevato standard di efficacia oncologica solo nei centri ad alto volume dove la complessità tecnica della procedura risulta ormai contenuta dalla grande esperienza maturata. Per vostra comodità allego anche un interessante lavoro di revisione sulle varie tecniche mini-invasive per poter meglio comprendere i dettagli della “supposta” odierna. Per quanti contestualmente volessero valutare l’analisi complessiva dell’esperienza della Scuola endocrinochirurgica Pisana, tra le più prestigiose in Italia, allego i riferimenti di una recentissima pubblicazione del gruppo fondato dal Prof. Miccoli.

Cordiali saluti a tutti e buon approfondimento

Andrea Polistena


Informazioni Video

  • Autore: Andrea Polistena (Roma, Italy)
  • Categoria: Endocrina