Agli inizi degli anni ‘80 l’intuizione chirurgica di
Rives - Stoppa abbinata alla disponibilità di nuovi materiali protesici, dal polipropilene al poliestere, avevano rappresentato una vera rivoluzione nel trattamento chirurgico dei laparoceli.
Nei decenni successivi l’industria ha contribuito a fornire protesi sempre più performanti ma la tecnica di Rives-Stoppa è rimasta ed è tuttora un caposaldo fondamentale per la chirurgia dei difetti di parete addominale, realizzata con successo da migliaia di chirurghi su milioni di pazienti.
Da qualche anno questo approccio chirurgico, soprattutto per i grandi e complessi laparoceli, sta subendo importanti modifiche sulla base di due sostanziali novità:
- la tecnica della “Separazione dei Componenti” dalla sua primitiva accezione di Ramirez a quelle successive di Carbonell e Rosen
- la disponibilità di materiali del tutto innovativi dal “nuovo” sintetico al “bio-like”, protesi destinate a un progressivo riassorbimento e a una diversa integrazione con i tessuti.
Sono due tematiche che costringono il chirurgo della parete addominale ad aprirsi a nuove conoscenze e a un continuo confronto dato che le esperienze sono molteplici e stimolanti ma mancano ancora precisi punti di riferimento e certezze di risultati.
Il convegno che vi proponiamo nasce proprio da questa esigenza: ricercare e verificare insieme se queste novità tecniche e di presidi rappresentano veramente una nuova strada da percorrere e una nuova prospettiva da inseguire.
Capire, in concreto, se il futuro della Rives-Stoppa è dietro l’angolo!
Una nuova strada è anche rappresentata dall’abbinare questo convegno Triveneto ACOI dedicato alla chirurgia open dei grandi laparoceli al convegno della Società Triveneta di Chirurgia organizzato dal dott. Mauro Frego a Monselice (Padova) il 18 marzo e incentrato sul trattamento laparoscopico dei laparoceli.
Un inizio di collaborazione e compartecipazione tra ACOI e Società Triveneto che si spera possa rendersi continua e proficua.
Gabriele Munegato